INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA E VIGILANZA SULLE BANCHE

I due Testi Unici che regolano queste materie (d.lgs 1 settembre 1993 n. 383 e d.lgs 24 febbraio 1998 n.58) sono stati oggetto – anche nelle loro precedenti versioni - di numerosi aggiornamenti, innanzitutto per renderne compatibile l’evoluzione della disciplina con quella dettata in sede europea, ove è stato creato il c.d. Eurosistema, facente capo alla BCE e del quale la Banca d’Italia-Vigilanza è il nostro terminale nazionale.

Tali atti normativi debbono però esser letti non solo in quanto tali, ma anche come base di legge per le circolari precettive o normative adottate da Quest’ultima anche nel tentativo di ampliare i propri poteri di regolazione nei confronti di banche e istituti finanziari privati.

Sono nati così i diversi contenziosi nei quali lo Studio Tedeschini è stato coinvolto per procedere alla impugnazione di provvedimenti quali la sostituzione coattiva degli organi di amministrazione di talune banche, oppure la cancellazione dall’albo degli intermediari finanziari di chi è stato ritenuto - talvolta ingiustamente - non più in possesso dei requisiti necessari per mantenere l’iscrizione.

La materia è di competenza del giudice amministrativo cui era stata anche attribuita la cognizione delle controversie in materia di sanzioni irrogate agli operatori bancari, la Corte Costituzionale però ha ritenuto viziata da eccesso di delega tale attribuzione di competenze, al giudice ordinario che continua a non farne buon uso, quasi sempre appiattendosi sulle difese di chi ha irrogato le sanzioni che di coloro che ne sono stati destinatari.