GIOCHI

Il gioco lecito e ormai di pertinenza dei concessionari che attivano il relativo servizio e lo conducono attraverso reti telematiche che fanno capo all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli anche dal punto di vista regolatori.

La materia è stato oggetto di numerosi interventi del giudice amministrativo e, in qualche caso, perfino di quello contabile (sotto il profilo del “danno in entrata”) e il contenzioso si è ulteriormente accentuato dopo che gli enti locali hanno iniziato ad avanzare pretese in ordine al riconoscimento delle loro competenze sulla localizzazione dei terminali e sulle distanze fra questi, con il pretesto di combattere la ludopatia.

La grande quantità di danaro raccolta attraverso il gioco legale ha prodotto, nel tempo, due effetti: creazione di reti clandestine sempre più difficili da smantellare e tentativi del Ministero dell’Economia e delle Finanze di innalzare i canoni che concessionari pagano per gestire i giochi.

Questi tentativi - dapprima concretizzatisi attraverso strumenti provvedimenti tali e da ultimo con legge - sono stati portati dallo Studio Tedeschini al vaglio della Corte di Giustizia dell’Unione Europea per conoscere se tali innalzamenti, fra l’altro previsti solo per alcuni operatori della filiera, siano compatibili con gli articoli 49 e 56 del TFUE (v. Cons. Stato. IV, Ordinanza numero 8051/2020).